Tra le tante specialità gastronomiche del Friuli-Venezia Giulia, la pitina è sicuramente una delle più caratteristiche. L’unicità di questo prodotto, che si fregia della denominazione IGP dal 2018, è data dal suo sapore intenso e selvatico, dalla sua forma a metà strada tra un salume ed una polpetta e dalla sua antica tradizione produttiva.
Le sue origini risalgono addirittura al XV secolo, quando gli abitanti della Val Tramontina pordenonese si dedicarono per la prima volta alla sua lavorazione: un procedimento artigianale in cui le carni di pecora, capra o selvaggina vengono macinate, impreziosite con spezie ed aromi e ricoperte di farina di mais prima di essere poste a stagionare su legno di faggio.
Triestyle Tips & Tricks
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